Ipocondria

Cos’è l’ipocondria?

La particolarità dell’ipocondria, o ansia collegata alla propria condizione psicofisica, è la credenza che si fonda su un’interpretazione erronea dei sintomi fisici, di trovarsi a sviluppare una pesante malattia, il tutto senza che un’accurata valutazione medica abbia identificato motivi sufficienti per giustificare questi timori.

La persona che soffre di questo disturbo di solito ha un’alta preoccupazione per i sintomi fisiologici, come può essere percepire che il cuore batte più forte del solito, cambiamenti nella sudorazione, etc; per i sintomi fisici di piccola entità, come una piccolo taglio o dei colpi di tosse; oppure sensazioni fisiche imprecise o dubbie, come percepire che il cuore sta rallentando o ossa che fanno male.  Queste preoccupazioni possono riguardare numerosi organi, in svariati momenti o tutti insieme e sono l’occasione per dare il via ad una serie di visite mediche e a tutti i controlli possibili e immaginabili, che, tuttavia, non bastano per tranquillizzare la persona, e questo riguarda anche esami altamente specialistici.

Le persone che hanno questo disturbo possono spaventarsi anche se solo leggono o sentono parlare di una infermità, se vengono a sapere che qualcuno si è ammalato, o a causa di sensazioni o fatti che riguardano il loro corpo.

Un’altra caratteristica di chi ha questo disturbo è il peggioramento delle relazioni con i medici, non trovando mai nessuno che conferma le sue ipotesi di malattia, oltre che far provare un vissuto di risentimento e frustrazione in quanto si ritiene di non ricevere le cure appropriate. L’inquietudine riguardante le malattie temute spesso diviene per la persona che ne soffre una caratteristica principale della immagine di sé, un argomento abituale di discussione, e anche un modo di rispondere agli stress della vita.

Anche le relazioni sociali vengono sconvolte per il fatto che la persona ipocondriaca è inquieta a causa dalla propria condizione e spesso si aspetta considerazione e trattamento speciali. La quotidianità può diventare difficile in quanto si focalizza sul benessere fisico. Possono non esserci effetti nell’ambiente lavorativo dell’individuo, se questo riesce a limitare l’espressione delle preoccupazioni ipocondriache al di fuori delle ore di lavoro. Spesso la preoccupazione impedisce le attività ed è motivo di assenze dal lavoro.

Nei casi più gravi, la persona ipocondriaca può limitare notevolmente la sua qualità della vita.

Si ritiene che alcune cause psico-sociali stressanti, come la morte di una persona vicina, possano in alcune situazioni causare l’Ipocondria.

Epidemiologia e possibili cause dell’ipocondria

Questo disturbo risulta ugualmente diviso tra maschi e femmine, anche se è stata considerata una certa prevalenza nelle donne. Non si conosce la percentuale di diffusione del disturbo nella popolazione generale, ma nell’esercizio medico generale va dal 4 al 9%. Può esordire a qualunque età, ma si pensa che l’età più comune di esordio sia la prima età adulta.

Fra le cause principali ritroviamo:

  • Tendenza dell’individuo ad interpretare in modo sbagliato le percezioni relative a sintomi corporei, le variazioni corporee e ogni altro dato ritenuto rilevante per la salute, come prova del fatto di essere stati colpiti da una grave malattia.
  • Vissuto di malattia e/o perdita nel proprio contesto familiare.
  • Spesso la situazione critica può coincidere con l’insorgenza di sintomi somatici imprevedibili, con la rilevazione di segni fisici prima ignorati, con l’esposizione a informazioni relative a disfunzioni mediche.